25 e 26 giugno ore 21:00 – Scuola Superiore di Catania, Corte di Villa San Saverio
CATANIA – Lo spirito del “carro di Tespi” rivive in chiave moderna nel nuovo allestimento di Rita, titolo italiano di quel gioiellino in un atto che è l’Opéra-comique Deux hommes et une femme di Gaetano Donizetti, inserita dal Teatro Massimo Bellini all’interno del ricco cartellone estivo “Bellezza, Belcanto, Bellini”.
Lo spettacolo si terrà nella meravigliosa cornice di Villa San Saverio, che ospita la Scuola Superiore di Catania. Una trasferta ‘urbana’ per l’orchestra e i tecnici dell’ente lirico etneo, premiato recentemente con due prestigiosi riconoscimenti: l’International Classical Music Award e il Taobuk Award.
Mentre la formazione orchestrale sarà schierata nella Corte della villa, il cast arriverà su un furgoncino … ma non facciamo spoiler sull’idea sviluppata dal direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, bacchetta di fama internazionale ed esperto interprete donizettiano, che salirà sul podio sabato 25, mentre il 26 subentrerà il direttore d’orchestra Leonardo Catalanotto.
La regia è di Gianmaria Aliverta, scene e luci sono di Arcangelo Mazza, i costumi di Giovanna Giorgianni.
Nel ruolo del titolo, la volitiva locandiera, il soprano Nina Muho, vincitrice del concorso di voci belliniane indetto dal Teatro nel 2021. Nei panni di Gasparo il baritono Francesco Vultaggio, in quelli di Beppe il tenore Valerio Borgioni. Una novità riguarda il personaggio di Bortolo, il servo, in origine parte esclusivamente mimico, qui affidato alla verve e alla voce del comico Gino Astorina.
Composta nel 1839 e non nel 1841, come attestano i recenti studi di Francesco Bellotto, e rappresentata per la prima volta postuma il 7 maggio 1860 all’Opera Comique, Rita ou Le mari battu – questo il titolo originario in francese – debutterà in versione italiana a Napoli nel 1876 semplicemente come Rita. L’atto unico, su libretto di Gustave Vaëz, è costruito intorno alla vicenda agrodolce di una coppia di coniugi in cui ad alzare le mani è la dispotica consorte. Rita è in realtà traumatizzata dall’esperienza avuta con Gasparo, il primo marito, un marinaio che l’ha picchiata e abbandonata il giorno stesso delle nozze. Credendo annegato, Rita si risposa con il mite Beppe su cui si sfoga diventando a sua volta manesca. Ma Gasparo non è morto … Perciò Donizetti scrisse di suo pugno un altro titolo Deux hommes et une femme – oggi adottato dall’edizione critica di Paolo Rossini e Bellotto – che ben riassume l’inconsapevole situazione di bigamia.
La musica del grande Bergamasco, come nei più noti capolavori Don Pasquale e L’elisir d’amore, oscilla tra comicità e malinconia per quel destino che si fa beffe di ognuno ed ogni tanto premia il calore dei sentimenti. Per superare, in questo caso, gli inaccettabili atteggiamenti violenti all’interno della coppia, tema sempre più grave e dibattuto. Una materia tutt’altro che leggera, tanto che la regia di Aliverna preferisce dirottare la trama sul gioco erotico.
Biglietto unico 10€, ridotto 5€. Il botteghino è aperto dal martedì al sabato dalle 9:30 alle 13:00; mercoledì, giovedì e venerdì anche dalle 16:00 alle 18:00 (chiuso il pomeriggio se di sera è programmato uno spettacolo).