Da quasi tre anni la città di Catania è uno dei centri italiani più attivi nella diffusione della pratica musicale nei quartieri più difficili, con alto tasso di disoccupazione e di abbandono scolastico, grazie al Progetto “Sistema” nato da un bando riservato agli Enti Pubblici emanato dal Ministero dell’Interno su Fondi europei, ed in base al quale il Teatro Massimo “V. Bellini” ha presentato istanza candidandosi come capofila di un’ATS costituita insieme all’Associazione Siciliana Amici della Musica.
Il Progetto “Sistema”, diretto e coordinato da Francesco De Zan, ha come obiettivo quello di promuovere la pratica musicale tra i giovani di aree disagiate, con particolare riferimento ai quartieri più in difficoltà del Mezzogiorno, affermando il linguaggio universale della musica come strumento sociale per combattere la dispersione scolastica, favorire il dialogo e lo scambio interculturale, sensibilizzare alla cultura della legalità, promuovere una rinnovata scala di valori per le nuove generazioni.
I destinatari del Progetto sono:
- Studenti in dispersione scolastica o giovani a rischio di esclusione sociale;
- Giovani in carico ai Servizi Sociali delle Amministrazioni Locali:
- Minori dell’area penale in carico ai servizi del Ministero della Giustizia Dipartimento Giustizia Minorile.
Grazie al forte impegno della Città e del Teatro Bellini, che hanno coinvolto in una rete di collaborazione anche alcune Scuole cittadine, l’Università di Catania, l’Accademia di Belle Arti, l’Azienda Municipale Trasporti e il mondo delle associazioni, centinaia di bambine e bambini stanno vivendo un’esperienza unica e straordinaria di prevenzione del disagio e di formazione della personalità, imparando a suonare in orchestra e a cantare in coro attraverso l’innovativa didattica del metodo Abreu, che iniziato 40 anni fa in Venezuela si è poi diffuso in tutto il mondo.
Sede di alcuni dei corsi musicali è stato anche il carcere minorile di Bicocca, il cui direttore dott.ssa Randazzo ha sottolineato l’importanza del progetto e la sua capacità di coinvolgimento dei giovani reclusi.
Risultato della collaborazione del Teatro Bellini con l’Università di Catania, è proprio questo breve docu-film “Orchestriamo insieme una vita più bella”, realizzato da Zammù TV, con la regia di Noemi Aprea e Sonia Giardina e la collaborazione di Salvo Noto, Dario Grasso e Giorgio Raito per le riprese.
Il Progetto, avviato a Catania in via sperimentale, prevede la possibilità di una successiva estensione – quale modello di best practice – all’intero territorio della Sicilia e ad altre regioni italiane.