“Libertà di scegliere la bellezza”, con la grande lirica e i grandi concerti del Teatro Massimo Bellini

Successo per la campagna abbonamenti  2022-2023: diritto di prelazione fino al 29 ottobre

CATANIA – “Libertà di scegliere la bellezza”: è  questo il motto concepito dal sovrintendente del Teatro Massimo Bellini,Giovanni Cultrera di Montesano, per identificare insieme ragione e sentimento di chi si nutre consapevolmente del bello. E non èforse la Musica una delle forme piu alte dell’arte e dello spirito?Come immaginare scelta più  qualificante e gratificante di immergersi nelle note che fluttuano nella sala del Teatro Massimo Bellini? Un rito di bellezza al quadrato, rappresentata dalla grande musica esaltata dal fruirne nel teatro più bello del mondo”.

E procede infatti con successo la campagna abbonamenti sia per lastagione di opere e balletto sia per la stagione sinfonica. Per entrambe il diritto di prelazione, riservato agli abbonati alla stagione precedente, scade il 29 ottobre. Fino ad allora è dunque possibile rinnovare l’abbonamento, ma anche sottoscriverne di nuovi per i posti non in prelazione. Dopo quella data sarà possibile stipulare abbonamenti sui posti rimasti liberi fino al giorno della rispettive inaugurazioni. Ossia entro venerdì 11 novembre per la stagione dei concerti, rispetto alla quale è  previsto anche un abbonamento esclusivamente ai recital. Mentre per la stagione di opere e balletti il termine è il 26 novembre.

I due cartelloni sono stato impaginati dal direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, bacchetta di chiara fama, che ha dosato la fusion di melodramma e danza, sinfonica e cameristica, con incursioni nel jazz e nella prosa. Si confermano così l’impegno e dell’eccellenza di un’istituzione  che, grazie all’azione di una gerenza illuminata e all’impegno dei lavoratori, apartire dalla fine del 2019 ha conquistato il gradimento dell’utenza con ripetuti sold out. Allo stesso tempo è  cresciuto nella considerazione della critica, sottolineata con la vittoria agli International Classical Music Awards per l’incisione del Pirata di Vincenzo Bellini, genius loci al quale l’ente è intitolato, e di cui è fervente testimonial nel mondo. Come evidenzia il commissario straordinario Daniela Lo Cascio: “È  degno di rilievo che i prezzi di biglietti e abbonamenti restino invariati, pur  essendo tra i più bassi della penisola. Si è voluto così esprimere vicinanza alla popolazione provata anche finanziariamente dall’emergenza sanitaria. è la testimonianza che la nostra mission si rivela culturale prima che economica, e consiste nella priorità  di divulgare la musica e non negare ai meno abbienti la gioia di fruirne.”

E accanto ad artisti ospiti di prima grandezza. sa come far spiccare il valore delle proprie maestranze: l’orchestra, il coro istruito da Luigi Petrozziello, tecnici e amministrativi.

Per la Stagione di Opere e Balletti 2022-23. lo schema del cartellone comprende cinque titoli operistici e due balletti. S’inaugura con La bohème di Giacomo Puccini, protagonisti Valeria Sepe (Mimì), Jessica Nuccio (Musetta), Giorgio Berrugi(Rodolfo). Sul podio Fabrizio Maria Carminati. L’allestimento del Teatro Massimo di Palermo porta la regia di Mario Pontiggia, con le scene di Antonella Conte e i costumi di Francesco Zito (dal 26 novembre al 4 dicembre 2022).

Il Teatro Massimo Bellini prepara a sua volta  un nuovo allestimento per Le nozze di Figaro, che vedranno sul palco Desirée Rancatore (Contessa d’Almaviva), Luca Bruno (Conte d’Almaviva), Gabriele Sagona (Figaro), Cristin Arsenova(Susanna). Dirige Beatrice Venezi, la regia è di Michele Mirabella che si avvale delle scene e i costumi di Cappellini/Licheri (dal 25 febbraio al 5 marzo 2023). Il capolavoro mozartiano sarà inoltre  al centro del progetto rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Gli studenti assisteranno a spettacoli diurni, concepiti per una versione ridotta ai numeri musicali  più famosi, uniti da  un raccordo narrativo, con Giulio Plotino direttore e Gino Astorina voce recitante (dall’1 al 4 marzo).

Un altro nuovo allestimento è  quello che il Bellini appronta per Adriana Lecouvreur‌  di Francesco Cilea, con Rebeka Lokar (nel ruolo del titolo), Anastasia Boldyreva (Principessa di Bouillon), Devid Cecconi (Michonnet). Dirige Fabrizio Maria Carminati, regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, scene di Leila Fteita e costumi di Nicoletta Ciccolini (dal 25 marzo al 2 aprile).

Dopo oltre quarant’anni sul palcoscenico del Sada ritorna l’opéra-comique di Gaetano Donizetti La fille du régiment, con Giuliana Gianfaldoni (Marie), Francesco Demuro in staffetta con Valerio Borgioni (Tonio), Luca Galli (Sulpice), Madelyn Renée(Marquise). Dirige Giuliano. L’allestimento del Massimo di Palermo ripropone la storica regia di Franco Zeffirelli, ripresa da Marco Gandini (dal 20 al 28 ottobre).

Memorabile è del pari la regia curata da Henning Brockhausper La traviata verdiana allestita dal Macerata Opera Festival, con le scene di Josef Svoboda e i costumi di  Giancarlo Colis. Nei ruoli principali Daniela Schillaci che si alterna con Lana Kos(Violetta), Stefan Pop (Alfredo), Franco Vassallo (Germont). Sul podio José Cura (dall’1 al 10 dicembre).

Completano il cartellone 2022-23  due capisaldi della danza  classica: Lo schiaccianoci musicato da  Čajkovskij nella rilettura coreografica del Balletto di Milano (dal 17 al 22 dicembre), e Giselle – partitura di Adam e coreografie di Coralli, Perrot, Petipa –  presentato dal. Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest, con la partecipazione dei solisti del Corpo di ballo rumeno (dal 9 al 14 maggio).

Altrettanto ricca e attraente si presenta la nuov Stagione concertistica. Cifra distintiva del cartellone  (13 concerti sinfonici e 6 recital) è la prevalenza dei programmi monografici, fin dal concerto sinfonico inaugurale  dedicato ad Hector Berlioz e diretto da Vitali Alekseenok. In locandina l’ouverture di Benvenuto Cellini e la  Sinfonia fantastica (11e12 novembre 2022).

Per il ciclo “Il teatro musicale in concerto” verranno eseguite due opere: La prima è La bohème di Ruggero Leoncavallo, un’occasione per ascoltare dal vivo una partitura meno frequentata dell’omonima pucciniana, da cui si differenzia anche sul piano narrativo, peraltro più fedele alla fonte letteraria di Murger. La vicenda delle due giovani coppie rivivrà attraverso le vociv voci di Selene Zanetti (Mimì), Samuele Simoncini (Marcello), Elena Belfiore (Musette), Francesco Vultaggio (Rodolfo). La direzione è di Fabrizio Maria Carminati (11/13 dicembre).

La seconda opera in forma di concerto, frutto di una commissione del Teatro Bellini, intenzionato a ricordare il magistrato ragazzino barbaramente assassinato dalla mafia, è Sub Tutela Dei. Per il giudice Livatino, dramma lirico in un atto, musica di Matteo Musumeci, testi di Vincenzo Vitale. Sul podio Aldo Sisillo. Cantano Francesca Dotto soprano, Anastasia Boldyrevamezzosoprano, Scotto Di Luzio tenore, Franco Vassallo baritono, Gaetano Aronica voce recitante (20/21 gennaio)

Due anche gli appuntamenti con “Il sacro in concerto”. Il primo è con la Messa da Requiem per soli, coro e orchestra di Giuseppe Verdi, che viene eseguita in memoria del maestro Gianluigi Gelmetti, a lungo direttore principale del Teatro Massimo Bellini.  Solisti vocali Leyla Martinucci soprano, Ketevan Kemoklidzemezzosoprano,  Samuele Simoncini tenore, George Andguladzebasso, Eckehard Stier direttore (13/14 gennaio 2023).

Il secondo è con Georg Friedrich Händel e il suo Messiah, oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra, con Matteo Falcier tenore, Elisa Verzier soprano, Ilaria Ribezzi mezzosoprano, Cristian Sennbaritono, Markus Bosch direttore (7/8 aprile).

A Johannes Brahms  è dedicato la soirée  musicale che accosta il Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra op. 15 e la  Sinfonia n. 4 in mi minore per orchestra op. 98. Con Ilia Kimpianoforte solista e Mārtiņö Ozoliņö direttore (27/28 gennaio).

Su Ottorino Respighi è il focus del concerto diretto da Fabrizio Maria Carminati che prevede Vetrate di chiesa,  Impressioni brasiliane, I pini di Roma (15/16 aprile).

Tra i dedicatari non poteva mancare  Ludwig van Beethoven con jl Triplo concerto in do maggiore per pianoforte, violino e violoncello, op. 56 (Alberto Ferro pianoforte, Vito Imperato violino, Andrea Waccher violoncello) e la Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92; Alvise Casellati direttore (21/22 aprile).

In programma  anche un Concerto sinfonico di musica popolare, con Luciano Maria Serra direttore e arrangiatore e i solisti Mario Venuti, Rita Botto, Alfio Antico, I Lautari, Mario Incudine, Cesare Basile, Eleonora Bordonaro (10/11 marzo).

Più variegati i quattro  concerti sinfonici finali.Lukas Foss con Elegia per Anna Frank e  Dmitrievič Šostakovič con la Sinfonia n. 7 in do maggiore “Leningrado”, op. 60 sono i protagonisti del concerto sinfonico diretto da Eckehard Stier (29/30 aprile).

Un trittico di compositori,  Claude Debussy (La mer, tre schizzi sinfonici per orchestra, L 111), Joe Schittino (Dalle 10.35 alle 10.50 sur la mer, in prima esecuzione assoluta) e Modest Musorgskij (Quadri di un’esposizione. orchestrazione di Maurice Ravel), compone il programma direttovda Antonino Fogliani direttore  (19/20 maggio).

Un’altra triade, affidata alla direzione di Jordi Bernàcer, da vita al programma più variegato: Aleksandr Borodin con il poema sinfonico Nelle steppe dell’Asia Centrale, Le danze polovesiane da  Il principe Igor; ancora Musorgskij con Una notte sul Monte Calvo, infine Leonard Bernstein con Chichester psalms e la suite da West Side Story (26/27 maggio).

Ancora un terzetto di compositori per il  Concerto sinfonico di chiusura: Sergej  Rachmaninov con il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra, Manuel de Falla con Sombrero des tres picos – suitesn.1 e n. 2,  Maurice Ravel con Boléro. Al pianoforte DmitryShishkin, Pablo Mielgo direttore (9/10 giugno).

Sei i recital che prevedono le performance di  Anne Ducros e la HJO Jazz Orchestra (15 gennaio), del pianista Alexander Gajiev(29 gennaio), Le stagioni di Vivaldi e Piazzolla con Marco Serino,direttore e violino solista (7 febbraio), il duo Uto Ughi violino e Francesco Nicolosi pianoforte (28 maggio), La grande Opera in Jazz con Danilo Rea al  pianoforte (4 giugno). Tra musica e prosa  si colloca La traviata sono io di Filippo Arriva, con Alessio Boni voce recitante; le musiche originali per due pianoforti di Marco Salvio, dall’opera omonima di Giuseppe Verdi, (21 maggio).

Per maggiori  informazioni teatromassimobellini.it