La rinascita
Il 16 novembre del 2002 uno dei luoghi della memoria più importanti di Catania, gli “Esercizi Sangiorgi”, in via Antonino di Sangiuliano, è stato restituito alla città con una semplice ma significativa cerimonia cui ha partecipato il figlio del fondatore, e lui stesso ex proprietario, quel commendatore Guglielmo Sangiorgi che all’epoca aveva 105 anni e la cui vita è sempre stata strettamente legata a quella del Teatro. Gli “Esercizi Sangiorgi”, costruiti in uno stile tardo Liberty, videro la luce con il Novecento. L’inaugurazione della sala teatrale avvenne il 7 luglio del 1900, con “Bohème” di Puccini. Nel Teatro Sangiorgi, parte più importante degli “Esercizi”, passarono tutte le “stelle” del teatro di prosa ma anche dell’operetta e dell’avanspettacolo di quegli anni ruggenti: da Totò a Josephine Baker, da Petrolini a Salvo Randone. Adiacente al Teatro,c’era anche un albergo ora trasformato negli uffici amministrativi dell’Ente. L’importante complesso, in stato di abbandono, era stato acquistato dal Teatro Massimo Bellini nel 1988, dopo dieci anni di trattative. I lavori di ristrutturazione e di restauro sono stati completati dopo 3 anni e mezzo. L’appalto, aggiudicato al “Consorzio Nazionale Cooperativa di Produzione e Lavoro Ciro Menotti” di Bologna, alla fine è costato 12 miliardi e 776 milioni di lire. Il progetto di ristrutturazione è opera degli ingegneri Salvatore Boscarino e Giovanni Pennisi e degli architetti Paolo Paolini e Matteo Arena. La ” parola chiave” dei quattro appassionati progettisti nel pensare il restauro dell’edificio è stata “conservazione”. Sono state così salvaguardate tutte quelle parti del complesso che costituiscono testimonianza di storia, di arte, di gusto di un’epoca. Un impegno forte, quello della riapertura del “Sangiorgi”, mantenuto superando tutte le sfide poste dall’esigenza di coniugare la salvaguardia degli aspetti più significativi del teatro con le normative, sempre più severe, sulla sicurezza degli edifici pubblici. Nel dettaglio, l’edificio è stato restituito al suo pieno utilizzo per i locali al piano terra, destinati al teatro. Nel primo, secondo e terzo piano sono stati ricavati gli uffici per il “Bellini”. L’ampio locale che si affaccia sulla sala teatrale, un tempo bar e club, è stato trasformato in foyer e dedicato alla memoria del critico musicale Domenico Danzuso. Il Teatro Sangiorgi, con i suoi 477 posti, serve ad assicurare alla città un’offerta diversificata rispetto a quella del Teatro Massimo Bellini: musica contemporanea, musica da camera, operetta come pure prosa e teatro sperimentale. Un percorso già avviato e che ha dato i suoi primi, importanti frutti.