Come i grandi teatri d’opera internazionali, dalla Scala al Metropolitan. dall’Opéra al Convent Garden, anche il Bellini si apre alle contaminazioni tra classica e jazz. E il richiamo può essere davvero straordinario, specie se ha la voce e lo charme tutto francese di Anne Ducros, che canterà gli highlights del suo repertorio accompagnata dalla rinomata HJO Jazz Orchestra diretta da Sebastiano Benvenuto Ramaci. Appuntamento per a domenica 15 gennaio alle 17:30, con un’elettrizzante performance arricchita di brani di Johnny Green, Sigmund Romber, 4 Kaper, Richard Rodgers, Bruno Martino, Barry Mann, Ray Noble, Anthony Newley, Cole Porter e – non ultimo – Giuseppe Emmanuele che ha altresì curato gli arrangiamenti.
Vocalist tra le più autorevoli del jazz europeo, Anne Ducros proviene da una preparazione accademica di estrazione classica, inclusa la musica barocca. Perfeziona i suoi studi sotto la guida di Yuri Anoff e Maddy Mesplay. Inizia le sue esperienze jazzistiche sin dal 1986, presentandosi al pubblico discografico con “Don’t you take a chance” nel 1989. Nel corso della sua carriera, costellata da innumerevoli riconoscimenti, ha collaborato con musicisti come Michel Legrand, Petrucciani, Ray Brown, Jacky Terrasson.
La maestria della vocalist non si è rivelata l’unica qualità dell’artista, che è affermata anche come si eccellente insegnante di canto con numerosi seminari tenuti nel continente euro Michel peo e oltreoceano. Nel 2003, in seguito alla pubblicazione del suo terzo album “Close your eyes”, vince il premio come “meilleure artiste vocale” ai premi “Victoires de la Musique”. Nel 2005 riscuote un notevole successo e il consenso unanime della critica
orchestra sinfonica, dove figurano i cavalli di battaglia diverse di artisti quali: StevievWonder, Marvin Gaye, Yves Montant, Etta James, Julitte Gréco.
Celebrata come autentica perla del canto jazz europeo, nel 2013 Anne Ducros è stata insignita dal Ministero della Cultura del titolo di “Chevalier de l’ordre national du merite”.
La pluripremiata HJO Jazz Orchestra è composta da strumentisti provenienti da esperienze il cui repertorio, costantemente ampliato concerto dopo concerto, tocca partiture eterogenee – per stile, per genere e per epoca – coinvolgendo così fasce sempre più ampie di pubblico.
Sin dalla sua nascita, nel 2012, la HJO Jazz Orchestra propone una letteratura musicale resa famosa dalle più importanti Big band americane dagli anni ‘30 fino ad oggi, da Glenn Miller a Duke Ellington, da DizzyGillespie a Count Basie, Tito Puente, Perez Prado, tra gli altri, spaziando dallo swing, al jazz, ai ritmi sudamericani, al funk, al pop, alle colonne sonore di cartoni animati, non tralasciando inoltre la rielaborazione di famose musiche soundtrack, con arrangiamenti creati appositamente per l’orchestra.
Dal 2016 la HJO Jazz Orchestra ha intrapreso nuovi progetti musicali, collaborando con diversi artisti di fama internazionale, siciliani e non, quali Dee Dee Bridgewater, Joyce Yuille, Rosalba Bentivoglio, Giovanni Hoffer, Anita Vitale, Giuseppe Emmanuele.
Ricordiamo che la stagione concertista prevede tre diversi pacchetti di abbonamenti: il Turno A che contempla tredici concerti sinfonici e sei recital da camera, il Turno B che di base prevede soltanto la replica pomeridiana dei sinfonici, mentre una terza opzione consente di abbonarsi ai recital, sia al fine di una fruizione mirata al repertorio cameristico, sia per aggiungerli al Turno B. In quest’ottica la possibilità di stipulare lo specifico abbonamento ai recital è stato anzi prolungato fino al 15 gennaio.
Naturalmente, al di là delle formule di fidelizzazione, è sempre possibile assistere ad ogni concerto in cartellone attraverso i biglietti emessi per i singoli eventi. Info: teatromassimobellini.it