NORMA e LA BOHEME

NORMA e LA BOHEME

TOKYO, LA TOURNEE DEL”BELLINI” SI E’ CONCLUSA CON ALTRI 2 TRIONFI
“ARRIVEDERCI IN GIAPPONE AL 2006 CON IL FESTIVAL BELLINIANO”

L’enorme successo di pubblico e di critica per la tournee del Teatro Massimo Bellini di Catania in Giappone avrà quasi certamente un seguito. Nel 2006 la Fondazione dovrebbe tornare nel Paese del Sol Levante e stavolta per portare in scena un intero Festival Belliniano: ancora “Norma”, quindi “Sonnambula” e, infine, “Il Pirata” in forma di concerto. Le trattative tra il “Bellini” e l’impresario giapponese che ha organizzato la tournee appena conclusa sono già state avviate proprio mentre erano in corso le ultime repliche di “Bohème” e di “Norma”, le due opere che il Teatro Massimo Bellini ha portato nei teatri di nove città del Giappone. Verranno definite nei prossimi mesi. La tournee del “Bellini” si è conclusa ieri, con il rientro delle maestranze in Italia. Nel week end precedente, a Tokyo, c’erano state l’ultima replica di “Bohème”, il 5 luglio, e di “Norma”, il 6 luglio. Due grandi successi, ancora una volta, due ulteriori trionfi, che hanno concluso alla grande la tournee.
Sono stati 24.200 gli spettatori giapponesi che hanno applaudito per decine di minuti consecutivi le due opere in programma: 13.700 per le otto repliche di “Bohème” e 10.500 per le cinque repliche di Norma, tutto esaurito già da settimane. A sottolineare il grande successo del “Bellini” in Giappone è il maestro Hubert Soudant, il grande direttore d’orchestra che appena pochi giorni fa si è insediato alla guida della Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra e che ha voluto incontrare i vertici del Teatro Bellini: “Non è usuale in Giappone che una tournee riesca, contemporaneamente, a riempire le sale e a farle scoppiare dagli applausi -ha detto- Rendetevi conto che il Bellini è riuscito in questa impresa”.
L’ultima replica di “Bohème”, nella Bunka Kaikan Hall di Tokyo, ha visto protagonista il soprano Carmela Remigio nel ruolo di Mimì; con la sua voce limpida e di grande suggestione ha riscosso un grande successo personale, un vero e proprio trionfo che ha voluto condividere in particolare con l’orchestra del “Bellini” diretta da Donato Renzetti, oltre che con gli altri interpreti dell’opera di Puccini. Con la Remigio, in scena c’erano Roberto Costi (Rodolfo), Paolo Rumetz (Marcello), Sabrina Vianello (Musetta). Un cast che ha “girato” alla perfezione, innescando un circolo virtuoso con orchestra, coro e pubblico, che ha reso straordinaria la serata con il “solito” quarto d’ora d’applausi .

La sera successiva, 6 luglio, l’ultima replica di “Norma”, sempre nella Bunka Kaikan Hall di Tokyo. Ed è stato ancora trionfo. Protagonisti il soprano Dimitra Theodossiu e il tenore Carlo Ventre, nei ruoli principali. Anche per loro una valanga d’applausi al termine della recita. In particolare per la Theodossiu, che aveva incantato la sala con la sua bella voce. Apprezzamento particolare anche per l’orchestra, diretta da Giuliano Carella, e per il coro del “Bellini” diretto da Tiziana Carlini. Quasi venti minuti di applausi, a sottolineare il successo ma anche il grande interesse del pubblico giapponese per l’opera più importante di Vincenzo Bellini, portata sulla scena dal Teatro della sua città e che ne porta il nome.
“Norma” quasi certamente sarà “esportata” ancora una volta, con gli stessi protagonisti a partire proprio dalla Theodossiu, probabilmente in autunno a San Pietroburgo per le celebrazioni del tricentenario della città. Subito dopo potrebbe essere riproposta per il pubblico catanese in una serata dedicata a Vincenzo Bellini. Programmi che ancora devono essere definiti: lo saranno entro poche settimane. Per il momento, resta certo lo straordinario successo del “Bellini” in Giappone. Il Teatro aveva cominciato le recite con due trionfi e con due trionfi le ha concluse. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto dal nostro teatro in Giappone -ha detto il commissario del Teatro Massimo Bellini, Alberto Bombace- e la risposta del pubblico giapponese ci ha commossi e onorati”. Per il direttore artistico del “Bellini”, Piero Rattalino, il successo del “Bellini” in Giappone è “un capitale che va gestito e che va sfruttato al meglio”.

Foto Alpha