Dalle misteriose profondità degli abissi dell’Etna ai luminosi paesaggi della Finlandia. Esplora l’intera geografia europea il concerto sinfonico con cui l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, diretta da Francesco Ommassini, suggella il cartellone sinfonico 2019. Di alto profilo, la locandina accosta le musiche di due compositori siciliani a un capolavoro di Jean Sibelius, aedo della liberazione finlandese. In apertura verranno infatti eseguiti due brevi estratti ricavati da Aitna, op. 37, di Matteo Musumeci. Figlio d’arte, compositore acclamato nel mondo, ripropone al Bellini due numeri strumentali dell’opera cui è arriso grande successo, sin dalla creazione mondiale nell’estate del 2005 al Teatro nazionale della Moravia-Slesia di Ostrava. Aitna è un viaggio fantastico tra i miti e i luoghi-simbolo del vulcano, ma al tempo stesso narra un’avvincente storia d’amore tra lo spirito della montagna, incarnato in una fanciulla, e un emigrato di seconda generazione, John, che dall’America torna in Sicilia per riscopre il fascino della sua terra. Intonato sulla cima del vulcano, il Tema d’amore dispiega l’intenso lirismo che connota la scrittura musicale di Musumeci, sempre attenta alle sperimentazioni minimaliste.
Un salto all’indietro di un secolo porta a riscoprire uno dei titoli più significativi del catalogo di Antonio Maria Scontrino, compositore trapanese vissuto a cavaliere tra Otto e Novecento, allievo di composizione di Pietro Platania ed eccellente contrabbassista, la cui opera vive tra influenze wagneriane e suggestioni veriste. Del musicista, cui è intitolato il Conservatorio della sua città natale, verrà eseguito il Concerto in la maggiore per contrabbasso e orchestra, eseguito per la prima volta ad Amburgo nel 1908 e dedicato al contrabbassista Friedrich Warnecke. Il componimento, in cui traspare tutta la ricchezza dell’invenzione melodica del musicista, verrà eseguito nella trascrizione e revisione del manoscritto autografo, custodito nella Biblioteca del Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, realizzato a cura di Daniela Calcamo e Daniele Cannavò. Il recupero dell’opera s’inquadra nel contesto di un più ampio progetto di valorizzazione dell’opera di Scontrino, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo di Catania e il contrabbassista Nicola Malagugini, solista del Concerto. Conclude con slancio il programma l’imponente Seconda Sinfonia in re maggiore, op. 43, di Sibelius, meglio nota come ‘Sinfonia della liberazione’ per il significato patriottico che le è stato attribuito.
A dirigere l’Orchestra del Bellini ritorna sul podio Francesco Ommassini, figura ormai ben nota al pubblico etneo, che lo apprezzato in numerosi concerti. È direttore musicale stabile dell’Orchesta Filarmonica Veneta e, dopo essersi perfezionato all’Accademia Pescarese con Donato Renzetti, dal 2019 collabora con la direzione artistica della Fondazione Arena di Verona con il ruolo di direttore residente. Per il Concerto di Scontrino, Nicola Malagugini, primo contrabbasso dell’Orchestra del Bellini, assicura la partecipazione solista. Nato a Rovigo ma attivo a Catania sin dal 2004, ha collaborato con importanti orchestre, tra cui la Giovanile Italiana e quella della Rai di Torino. Da anni è impegnato nella promozione del repertorio del suo strumento, come testimonia il suo ultimo cd, Nova et Vetera, in cui sono presenti brani di autori siciliani contemporanei, tra cui Schittino e Serra, appositamente scritti per l’occasione.