Venerdì 27 gennaio ore 20:30 (turno A) e sabato 28 gennaio ore 17:30 (turno B) nell’ambito della Stagione concertistica 2022-2023
“Le piace Brahms?”: chi non ricorda il celeberrimo film di Anatol Litvak, tratto a sua volta dal romanzo di François Sagan, protagonisti gli amori di Ingrid Bergman, Yves Montand e Anthony Perkins. Il prossimo appuntamento della stagione concertistica del Teatro Massimo Bellini sembra rivolgere agli amanti della musica la stessa domanda retorica, che si traduce in realtà in un invito al quale non si può dare che risposta positiva. Tanto è amato il compositore tedesco, campione della temperie romantica. Nessuna meraviglia se il Bellini gli dedica un concerto monografico che attirerà ancora un gran pienone di pubblico, che da qualche stagione premia la programmazione del Bellini. E se la colonna sonora del film sceglie la Terza Sinfonia, più precisamente il “Poco allegretto”, la locandina del teatro propone la Sinfonia n. 4 in mi minore per orchestra op. 98 in abbinamento con il Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra op. 15.
L’Orchestra del Massimo catanese si esibirà con guest star di prima grandezza come il direttore lettone Mārtiņš Ozoliņš e la pianista coreana Ilia Kim. Due le date: venerdì 27 gennaio ore 20:30 (turno A), sabato 28 gennaio ore 17:30 (turno B).
Il Primo concerto per pianoforte e orchestra op. 15, sebbene concepito dal compositore non ancora venticinquenne, rappresenta una tappa importante dopo quelli beethoveniani e denota l’intenzione di creare una partitura la cui forma rappresentò per il musicista una tormentata dicotomia che dall’idea primigenia di sinfonia approdò a quella in quella del concerto. Lo conferma la grandiosità dell’impianto. Tuttavia la novità non venne accolta bene dal pubblico, già alla prima esecuzione di Hannover, il 22 gennaio 1859. Ma il tempo avrebbe fatto giustizia. Il Maestoso iniziale, solenne e drammatico, sceglie la via delle emozioni trattenute, attraverso l’incisivo tema iniziale e gli altri due affidati al pianoforte. Segue l’Adagio in cui la struttura pianistica ad accordi pieni dispiega una melodia trascinante, sostenuta da un’orchestra rarefatta. Nel finale Rondò. Allegro non troppo il tema, esposto dal solo pianoforte, richiama le danze popolari tedesche e ungheresi. La maestria brahmsiana procede verso la festante conclusione, passando alla tonalità di re maggiore, mentre il solista è chiamato a date prova del proprio virtuosismo.
La quarta e ultima Sinfonia di Brahms non ha bisogno di presentazioni. Conobbe una gestazione di circa un anno e venne eseguita la prima volta il 25 ottobre 1885 a Meiningen, diretta dallo stesso Brahms. Il capolavoro ebbe immediato e duraturo successo. Da rilevare, sulla scorta di Arnold Schönberg e altri studiosi, le numerose relazioni tematiche che la contraddistinguono: così nel terzo movimento il basso anticipa il tema della passacaglia che chiude questo celebrato capolavoro.
Se il possente primo movimento rappresenta il vertice della drammaticità e della passione di Brahms, il secondo rievoca con grazia liederistica l’atmosfera di un requiem sinfonico, mentre il terzo è un gioioso Rondò pervaso di controllata esuberanza, su cui prevale l’elevatezza dello spirito. Il quarto ed ultimo tempo è appunto un raro esempio sinfonico di passacaglia, in cui si possono rinvenire citazioni da Bach e Beethoven.
Si tratta di furto pagine straordinariamente impegnative sul piano espressivo oltre che tecnico, qui affidate a due interpteti di vaglia.
Mārtiņš Ozoliņš è direttore principale della Latvian National Opera and Ballet e professore associato dell’Accademia di musica lettone “J. Vītola”. Vincitore del prestigioso “International Jorma Panula Conducting Competition”, ha fatto il suo debutto alla Latvian National Opera con il Nabucco di Giuseppe Verdi nel 2003. Direttore musicale e direttore d’orchestra di molteplici spettacoli di opera e balletto, oltre a numerosi concerti, ha collaborato con rinomate orchestre quali: Orchestra Sinfonica Nazionale Lettone, Gewandhaus di Lipsia, Orchestra Sinfonica Nazionale Lituana, Orchestra Teatro Verdi di Trieste, Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Sinfonica Filarmonica di Tampere, Orchestra Sinfonica di Stato Lituana, Orchestra Georgian State Opera, Hong Kong Orchestra Sinfonietta. Ha tenuto concerti a Mosca, Tampere, Lipsia, San Pietroburgo, Città del Messico, Trieste, Catania, Muscat, Tbilisi e molti altri luoghi. Come direttore ospite, ha diretto La traviata di Giuseppe Verdi ai China Grand Theatres di Tianjin e Harbin, Don Giovanni di Mozart a Hong Kong, Turandot, Manon Lescaut e La bohème al Festival Puccini di Torre del Lago.
Carriera internazionale anche per Ilia Kim. Nata a Seoul, ha iniziato a studiare musica a quattro anni, debuttando a undici anni con un recital nel Saejong Arts Center e della sua città natale : in quell’occasione il conseguimento di un premio e di una borsa di studio riservata a bambini di particolare talento le ha consentito di proseguire gli studi all’estero. Nel 1988 si è iscritta alla Hochschule der Künste di Berlino, dove si è diplomata nel 1994 col massimo dei voti. Ha quindi seguito i corsi di perfezionamento per concertisti al Mozarteum di Salisburgo, alla Hochschule für Musik und Theater di Hannover e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola dove si è dedicata anche al fortepiano. Attualmente la sua attività concertistica spazia da Oriente a Occidente, dalla Corea agli Stati Uniti, dalla Cina all’Europa dove, oltre a essere ospite delle più importanti istituzioni musicali, ha partecipato anche a rassegne prestigiose come il Musik Festival dello Schleswig-Holstein, le Holland Music Sessions, il Festival di Dubrovnik, il Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo e il Tiroler Festspiele di Erl. Nel 2001 ha preso parte a Catania con Andrea Bocelli e Sandro De Palma, sotto la direzione di Donato Renzetti, alla prima esecuzione assoluta di “…Malinconia, ninfa gentile” per canto, due pianoforti concertanti e orchestra d’archi di Azio Corghi. Nel 2002, per i Tiroler Festspiele in Erl, ha effettuato la prima esecuzione assoluta del “Virginal Dream” di Giovanni Sollima.
È possibile acquistare i biglietti online e presso il botteghino del Teatro Massimo Bellini, aperto da martedì a sabato dalle 9:30 alle 13:00 e mercoledì, giovedì e venerdì anche il pomeriggio dalle 16:00 alle 18:00. Nei giorni delle rappresentazioni, l’orario pomeridiano slitterà a servizio dello spettacolo. Il botteghino quindi, aprirà un’ora prima per ogni spettacolo.