In questa Santa Pasqua, la seconda di una pandemia che continua a mettere tutti noi duramente alla prova, rivolgiamo ad ogni cuore un augurio di pace e serenità.
La sofferenza ci ha reso più forti e il mondo deve ripartire, compreso il Teatro più bello del mondo, il quale è sempre in attesa di chi ama la musica e di coloro i quali impareranno ad amarla.
Non appena sarà possibile, ripartiremo esattamente dal punto in cui ci eravamo dovuti fermare, riprendendo dal vivo, cioè dal vero emozionale, tutta la programmazione operistica e sinfonica in abbonamento.
Nell’attesa tutto il personale artistico, tecnico ed amministrativo del Bellini ha speranzoso, senza soluzione di continuità, coltivato cultura e confidato nel miglior germoglio, attendendo la imminente stagione del raccolto, foriero di messi musicali e veritiere.
Siamo qui, custodi di speranza, e grazie alla Risurrezione di Cristo, recuperiamo il senso della virtù e della fiducia per ricominciare, come tutti, come ognuno.
Il Sovrintendente
Giovanni Cultrera
Giovanni Cultrera