A nome del Teatro Massimo Bellini, con intento sincero, Vi giunga l’affettuoso augurio di certa e sempiterna Pasqua di Resurrezione.
Oggi più che mai la situazione emergenziale di sofferenza invoca riflessioni e direzioni ben precise come mitigazioni dello smarrimento.
Anche in considerazione del valore taumaturgico di un teatro e della sua immanente forza culturale, l’espressione d’arte, se interpretata ed interiorizzata, può replicare nella società con ogni efficacia esponenziale e comunicativa al fine di abbattere in concreto tutte le distanze di ogni genere.
Programmeremo nuovamente, non appena sarà possibile, tutti i concerti lirico-sinfonici e le opere in cartellone 2020 momentaneamente sospesi.
Ritroveremo sotto un immenso arcobaleno musicale quel cammino solidale fra il cigno e l’elefante, imperituro abbraccio di coesione fra il Bellini e la sua città.
Con i sensi della gratitudine
Il Sovrintendente
Giovanni Cultrera