Per Elisa Balbo la sua Liù è un’anima bella che rischiara l’oscurità, una donna pucciniana intrisa di sensibilità e di lirismo, che si contrappone a Turandot e alla sua fredda razionalità.
Anche il soprano si apre al pubblico e racconta la sua prima volta a teatro, al Bellini e il suo rapporto con il personaggio.