Correva l’anno 1996 quando Piero Rattalino, musicologo e didatta del pianoforte tra i più illustri della scena musicale internazionale, dava alle stampe una monografia dedicata a Franz Liszt, che recava come eloquente sottotitolo Il giardino d’Armida: lussureggiante eden di delizie dove la maga soleva irretire le sue vittime, vero e proprio trionfo dell’artificio, del sortilegio, fors’anche dell’inganno. Sarà Rattalino stesso a guidare il pubblico del Teatro Massimo Bellini di Catania alla scoperta del compositore e pianista magiaro, in occasione del primo recital del cartellone sinfonico, in programma sabato 23 febbraio alle ore 20,30. Intitolato Amore e morte nella poetica di Liszt, il concerto monografico, che avrà come protagonista la pianista coreana Ilia Kim, va al cuore non soltanto dell’opera lisztiana, ma anche dell’estetica romantica tedesca, affrontando l’insanabile contrasto tra Eros e Thanatos, che ne è lacerante principio unificante.
La locandina, immaginata per l’occasione, non si limita infatti ad assemblare alcune tra le pagine più celebri dell’opera lisztiana, ma intende sottolinearne la straordinaria ricchezza espressiva e l’ardita architettura drammaturgica, a esse sottesa. È un percorso idealmente a ritroso, che prende le mosse dalla Seconda ballata in si minore, composta nel 1853 durante gli anni di Weimar, nel pieno di una maturità compositiva che gli consente di affrontare una delle forme predilette dal romanticismo, quella della ballata, mezzo privilegiato per intenti di carattere narrativo: qui il tormentato mito di Ero e Leandro, vittime di opposte forze della natura, le divinità Afrodite e Poseidone. A questo vibrante componimento fanno seguito due tra i capitoli più significativi delle Années de pèlerinage, imponente sintesi del rapsodico girovagare del musicista – negli anni della torbida unione con la contessa Marie d’Agoult – tra Svizzera e Italia. La cultura della Penisola affascina il musicista, folgorato dalle sue bellezze artistiche come dalla sua letteratura: a Petrarca e all’Inferno di Dante dedica pagine che ancora una volta riflettono sul sentimento amoroso e sulle sue declinazioni poetiche, ora estatiche, ora appassionate. Il celeberrimo Sogno d’amore n. 3 costituisce il centro focale di un itinerario che si conclude con alcune opere della tarda maturità: Sospiri!, ultimo di Cinque pezzi brevi; Morte di Isotta, magistrale trascrizione pianistica dal capolavoro wagneriano; e infine il primo Mephistowalzer, infernale danza di perdizione in cui viene dispiegato tutto l’arsenale della virtuosistica tecnica pianistica lisztiana.
Al pianoforte siederà per l’occasione Ilia Kim, che a una formazione d’eccellenza (a Salisburgo, Hannover e Imola) da sempre affianca una brillante carriera, che l’ha vista trionfare nelle più grandi sale concertistiche del mondo. Il pubblico catanese ha avuto modo di applaudirla già in varie occasioni, tra cui la prima esecuzione assoluta di un brano di Azio Corghi, …malinconia, ninfa gentile, commissionata in occasione del bicentenario belliniano. Piero Rattalino, suo mentore e compagno di vita, già direttore artistico del Teatro Massimo Bellini di Catania, sarà il Virgilio del pubblico nel viaggio alla scoperta di uno dei più importanti protagonisti della letteratura pianistica dell’Ottocento.